Dopo i fatti bellici della grande guerra, capimmo che solo la nostra unione poteva sconfiggere i pregiudizi. Così iniziammo a socializzare, e a comprendere i nostri punti di forza.
Potevamo lasciarci andare, abbiamo invece rivendicato i nostri diritti di uomini e di cittadini, liberandoci dalla mendicità e dal filantropismo caritativo.
Assicurare il diritto allo studio, al lavoro, insieme alle conquiste sociali, hanno aperto gli occhi sui valori di dignità, inclusione e uguaglianza.
In cento anni abbiamo sviluppato servizi, e realizzato progetti per far fronte alle necessità di ognuno, e mai così attenti come in questo momento.
Si, dovevamo provarci, e ci siamo riusciti!.
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti da cento anni accanto a chi non vede.
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